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Il pellet

Come scegliere il pellet migliore per la propria stufa? Consigli e suggerimenti

Ormai sul mercato si trovano così tante marche di pellet da non sapere qual scegliere, tra qualche anno fa e oggi c’è una grande diversità di offerta, sia per quanto riguarda la tipologia che la provenienza. Il pellet arriva da quei paesi che, notoriamente, sono grandi produttori di legname: Italia, Austria, Croazia e tanti altri. Di chi ci possiamo fidare?
A prescindere dalla provenienza ci sono alcuni fattori che possiamo considerare per poter fare la scelta giusta.
Non esiste una provenienza certa o sinonimo di migliore qualità, quella si stabilisce solo in base alle caratteristiche e non alla provenienza geografica.

L'esperienza è la miglior consigliera

Potrai leggere decine di articoli, ascoltare i consigli dei miglior esperti, ma poi quella che vince è l'esperienza!
Ci sono alcune caratteristiche oggettive che non cambiano, alcuni valori di cui tener conto, ma poi ogni stufa è un mondo a sè, la resa di un certo pellet può non essere la stessa in stufe diverse, con impianti di ventilazione diversi e installazioni diverse.
Quindi il primo consiglio è quello di leggere e informarsi e poi testare alcuni tra quelli che ci sembrano i migliori pellet in vendita. Solo così potrai davvero renderti conto di quale è il pellet ideale per la tua stufa.

  Quale scegliere?

La prima cosa che notiamo di un pellet è il colore. Ma quanto è fondamentale? Ha una certa rilevanza?
Di sicuro è bene sapere che a legno diverso corrisponde colore diverso: l'abete è più chiaro mentre il faggio è più scuro.
È però bene stare attenti a colori strani o a residui eccessivi nel sacco Di sicuro la cosa su cui ci si può concentrare è il potere calorifico, lo standard prevede un valore calorico compreso tra 4,7 e 5,3 kWh per kg, mentre l'umidità presente dovrebbe essere inferiore al 12%. Non farti spaventare subito dal prezzo, come per ogni cosa la qualità si paga!
A volte un minor prezzo vuol dire provenienza non chiara del legno, di sicuro sconsigliamo i prodotti surrogati come quelli i cereali, mais o soia: nella maggior parte dei casi rischiano di darvi problemi di accensione o addirittura intasamenti.
Attenzione anche a quei disonesti che non usano legno cosiddetto "vergine", cioè usano legno già trattato o verniciato e il pellet potrebbe quindi sprigionare sostanze nocive. 
Quindi massima attenzione a comprare solo prodotti certificati! Se volete fare i precisi di sicuro potreste prestare attenzione al diametro del pellet, la normativa in questo caso è abbastanza precisa: il diametro deve essere compreso tra i 4 e i 10 mm, noi consigliamo di stare tra i 6 e gli 8.  Un luogo comune vuole che il pellet migliore sia quello di faggio, con ottimo rendimento, poca produzione di residui di cenere ma altrettanto buono può essere quello di abete, legno che di solito è un ottimo combustibile e soprattutto proveniente da paesi con i processi produttivi più affidabili.   

Il pellet migliore non esiste

Il pellet migliore, preso come valore assoluto, non esiste, mettiamocelo in testa!
La cosa importante è provarlo, renderci conto di come brucia in relazione alla nostra stufa. Non fermarti al primo pellet comprato, anche se ti sembra buono, finché non ne avrai provati un po' non potrai confrontarli e renderti conto di quale è il più adatto per le tue esigenze.  

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